L’Australia celebra Howard Croker per il suo encomiabile servizio offerto, nel corso della sua intera vita, al canottaggio con la Medaglia dell’Ordine d’Australia nella Divisione Generale. “Una grande sorpresa, sono solo un commerciante…” è stato il commento del settantatreenne imprenditore. A Oxley Island, ha sede la sua azienda che, da cinquantadue anni, produce remi venduti in tutto il mondo. Dal 1964, anno delle Olimpiadi di Tokyo, i suoi remi si collegano ad alte prestazioni internazionali. Dal 2010, Croker ed i suoi collaboratori hanno anche sviluppato una sofisticata tecnologia computerizzata per valutare potenza e tecnica del colpo in acqua.  

Howard coordina la sponsorizzazione dell’International Federation of Rowing Associations, comprendente Rowing Australia, Rowing New South Wales, US Rowing ed altri team internazionali.  Non solo attività imprenditoriale. Croker allena diversi team negli anni Settanta trasmettendo la sua passione per il canottaggio. Precedente, tra il 1960 ed il 1970, aveva remato per Haberfield, club nel Sud del Galles, nelle specialità del due e quattro senza, nonché nell’otto vincendo numerosi titoli nazionali.

Non ama molto gli studi e così all’età di 15 anni inizia un periodo di apprendistato per imparare a costruire barche. “Il canottaggio  è sempre stato nel mio sangue”. Anche in quello del padre, allenatore di canottaggio al  Newington College.

La sua attenzione, ci riferiamo sempre al periodo di apprendistato, va subito ai remi.  Così all’età di 21 anni, decide di fondare  l’azienda “Croker Oars”.  Attraverso il duro lavoro, Croker diventa il più grande esportatore mondiale.  La grande occasione, appunto, nel 1964 quando il vogatore Terry Davies gli chiede di costruire i remi per l’otto in partenza per il Giappone.  Da allora, Howard non ha più avuto un minuto libero.  Nel 1976 sposta la sua attività da Sidney alla Manning Valley (Oxley Island) , luogo più volte scelto per le vacanze e di cui Croker si innamora per il fiume e le montagne.  Attualmente, nella sua azienda, lavorano 17 persone, compresi i 4 figli e la nuora. Dal 1992 organizza campus remieri ogni estate e, tutte le mattine, si concede l’uscita in barca. “Lo faccio regolarmente, anche se devo ammettere che i riscontri cronometrici non sono più quelli di una volta”.