Successo per la Traversata “Non siete soli” della Canottieri Argus

Data:
5 Marzo 2022

Successo per la Traversata “Non siete soli” della Canottieri Argus

La richiesta di Pace in Ucraina è partita dal mare del Tigullio. La mattina di sabato 5 marzo si è svolta infatti  “Non siete soli”, la traversata in barca tra Santa Margherita Ligure e Portofino, organizzata dalla Canottieri Argus 1910 di Santa Margherita. L’iniziativa è riuscita a coinvolgere e ad unire il mondo dello sport e dell’associazionismo legati al mare nel Golfo del Tigullio.

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Alle 10 i giovani agonisti dell’Argus si sono dati appuntamento sulla spiaggia di Ghiaia, appena sotto la stazione. Con loro c’erano i rappresentanti della Società remiera Gianni Figari, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il Circolo pescatori dilettanti sammargheritesi, il Centro Velico Santa Margherita Ligure, la Lega Navale Italiana, il Circolo Nautico Santa Margherita, la Pro Loco di Santa, il Canoa Club Rapallo (giunto dalla sede di San Michele). In tutto hanno partecipato un centinaio di persone di tutte le età, con barche a remi, pagaie, vela o motore. Tra i partecipanti anche Adriano Bena della Pro Loco.

I ragazzi dell’Argus erano una trentina, con un 4 di coppia; 3 doppi (di cui una canoe); 2 singoli e dieci 7,20: praticamente molte delle imbarcazioni disponibili all’Argus. Date le condizioni del mare, gli equipaggi sulle barche meno adatte hanno dovuto interrompere la traversata all’altezza del Covo di Nord Est; gli altri sono regolarmente arrivati sul molo di Portofino. Il primo armo ad arrivare  (anche se ovviamente non era una gara, né un allenamento) è stato il gozzo a sedile fisso della Gianni Figari.

 

“Abbiamo organizzato questa manifestazione – spiega Raffaello Bottino, vice presidente dell’Argus – per unirci anche noi al coro di chi chiede a gran voce che in Ucraina torni la pace. L’abbiamo chiamata “Non siete soli” pensando agli ucraini che stanno subendo una brutale invasione: ma vogliamo fare arrivare questo messaggio anche a coloro che in Russia finiscono in galera perché osano manifestare pacificamente il loro dissenso contro questa guerra fratricida, che ha già provocato troppi lutti. Noi viviamo sul mare: e il mare unisce, non divide”.

Ultimo aggiornamento

5 Marzo 2022, 23:46

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